Come lavoro

Con il primo contatto telefonico o via email, si può fissare un primo appuntamento in seguito al quale di solito propongo una consultazione di 3-4 colloqui con cadenza settimanale per approfondire la richiesta e la situazione di vita. L’obiettivo della consultazione è di comprendere le origini della sofferenza e della richiesta e di fornire un’indicazione rispetto al percorso valutato come migliore per la persona, coppia o famiglia.

Nel caso in cui a fine consultazione si decida di intraprendere un percorso di psicoterapia o di sostegno psicologico, i colloqui avranno cadenza settimanale o quindicinale per i percorsi individuali, quindicinale o mensile per i percorsi di coppia e familiari. La durata dei colloqui individuali è di circa un’ora, i colloqui di coppia o familiari possono durare 1 ora e mezza. L’onorario per un colloquio varia in base al formato e alla durata e rientra nei costi previsti dal Tariffario degli Psicologi. Per ogni colloquio sarà rilasciata una fattura, detraibile ai fini fiscali come prestazione sanitaria.

La durata del percorso sarà definita e concordata in base agli obiettivi desiderati e potrà essere rivista durante il percorso. Periodicamente prevedo un momento di valutazione condivisa per fare un bilancio rispetto al lavoro fatto.

L’approccio sistemico-relazionale

L’approccio sistemico-relazionale mette il focus sulle relazioni e sul sistema in cui la persona è inserita (familiare, culturale, terapeutico). E’ all’interno di relazioni primarie significative che i bambini costruiscono il senso del sé su cui fonderanno la loro identità e il loro senso di valore, che guideranno le loro scelte e i loro comportamenti nella vita. Le esperienze relazionali (passate e attuali) e i vissuti legati a esse sono quindi centrali per comprendere e risolvere le problematiche attuali.

Un grande vantaggio dell’approccio sistemico-relazionale è di prevedere, all’interno di un percorso, la possibilità di fare colloqui con diversi formati, ad esempio in una psicoterapia individuale può essere utile effettuare un colloquio congiunto con persone significative per il paziente (partner, genitore, fratello, figlio, amico/a,..), sempre come scelta condivisa e pensata tra terapeuta e paziente.

Durante un percorso prevedo, all’occorrenza, l’utilizzo di test o di tecniche di attivazione non verbale (individuali, di coppia o familiari), che possono dare importanti contributi al lavoro clinico.

Il metodo EMDR

L’EMDR (Eyes Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un metodo psicoterapeutico che facilita il trattamento dei disturbi legati a eventi traumatici o a esperienze negative.

Attraverso la stimolazione bilaterale di movimenti oculari (o altre stimolazioni alternate destra/sinistra) viene riattivato il sistema di elaborazione adattiva dell’informazione, un processo neurofisiologico naturale, in modo da poter rielaborare e desensibilizzare i ricordi rimasti bloccati e congelati nella memoria in maniera disfunzionale.

I ricordi non si possono cancellare, ma è possibile ridurre le emozioni e le sensazioni legate al ricordo, come anche le convinzioni negative su di sé e il mondo che ne derivano; tutti aspetti che mantengono vivo il ricordo “come se avvenisse oggi”.

Una volta rielaborato, il ricordo è presente, ma ben integrato nella storia della persona e non è più vivido ed emotivamente disturbante come prima.

Questa tecnica può essere utilizzata anche per il potenziamento di risorse delle persone, quando si trovano ad affrontare importanti sfide, ad esempio nelle competizioni sportive.

L’EMDR è una tecnica psicoterapeutica evidence-based ed è inserita nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per ulteriori informazioni e per trovare un terapeuta abilitato all’utilizzo dell’emdr vicino a voi è possibile consultare il sito www.emdr.it